«L'Archivio Eduardo De Filippo conserva, testimoni muti e concreti, copioni, soggetti e sceneggiature, foto, locandine e programmi di sala, ritagli di stampa. Essi ci restituiscono messaggi di un tempo determinato, che molti di noi non hanno neanche vissuto, e costituiscono materia per il costante lavoro di indagine dello storico. Questi documenti vivono delle nostre domande, del sentire Eduardo "nostro contemporaneo"».
Così scriveva Ernesto Cilento in un contributo dal titolo Il valore della memoria, contenuto nella ristampa della commedia Napoli Milionaria! realizzata in occasione dell'edizione che portò in scena Luca De Filippo nel 2003. La pubblicazione fu curata dall'Associazione Voluptaria, di cui Cilento è presidente, che già da qualche anno si occupava della catalogazione di tutto il materiale dell'archivio De Filippo. Conservato fino al 1997 presso il teatro San Ferdinando, quando questo fu donato al comune di Napoli da Luca De Filippo, tutto il materiale fu trasferito presso la sezione napoletana della Società di Storia Patria, nella Torre San Giorgio del Maschio Angioino.
Si tratta di un archivio ricchissimo che raccoglie oltre millecinquecento copioni «raccolti - spiega Cilento - da Eduardo nel corso della sua vita di uomo di teatro. [...] Molti sono frutto del suo lavoro di drammaturgo e delle sue "correzioni" di regista e di attore. Tanti altri costituiscono il suo bagaglio culturale, il riferimento organico ad una grande tradizione, ad un linguaggio teatrale che ha definito i suoi codici nel corso di secoli di pratica; questi recano firme da antologia del teatro napoletano, quali Petito, Eduardo e Vincenzo Scarpetta, Minichini. Eduardo li ha in parte ereditati in via diretta, in parte acquisiti con l'amore del figlio d'arte, con l'attenzione del regista e dello scrittore, con lo sguardo del direttore di compagnia e di teatro, e, perché no, con un pizzico della passione archivistica del collezionista di manoscritti ottocenteschi». (E. Cilento in Atti del convegno di studi sulla drammaturgia civile e sull'impegno sociale di Eduardo De Filippo senatore a vita, Rubbettino).
Oltre ai copioni l'archivio conserva locandine, programmi di sala, ritagli di stampa che coprono un arco di tempo che va dal 1930 fino agli anni '90, foto e bozzetti di scena, documenti relativi alla gestione del Teatro San Ferdinando.
Ora tutto il prezioso materiale che compone l'archivio sarà trasferito presso la Sezione Lucchesi Palli della Biblioteca Nazionale di Napoli, come è stato annunciato durante l'incontro che si è svolto tra Luca De Filippo ed il direttore della Biblioteca, Mauro Giancaspro. Una volta collocato fisicamente nella nuova sede, il materiale sarà messo a disposizione di studiosi ed appassionati, grazie anche alla creazione di un polo digitalizzato che ne consentirà anche la consultazione online. Il programma dovrebbe essere reso noto nel prossimo settembre.
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