martedì 19 luglio 2016

Una mostra per Filumena, che non invecchia mai

«Caro Eduardo, mi spiace non essere con  la critica: la vostra nuova fatica è un fiasco. Questo considerando il lavoro teatrale come destinato al teatro nazionale. Se il lavoro è limitato al buon pubblico napoletano che va a nozze per zibaldoni del genere, posso anche dire che avete scritto e messo su una cosa buona.
Ho detto buona, e non pregevole come altre. Di recente ricordo che, per il successo ottenuto prima altrove che qui, vi hanno forse un po' troppo ringalluzzito dimenticando che siete sempre un Eduardo con tanto di De Filippo appresso e non Pirandello o Goldoni.
Filumena è il capolavoro tra le commedie che si recitano nei teatri periferici di Napoli senza aver mai la gloria [di] uscire dalle mura campane  [...] Non è invece la commedia per Roma, e tanto meno per Milano. Pensateci, Eduardo, prima di portarla a Milano dove avete amici e stima. [...] Nel nord [...] il pubblico è più raffinato e Filumena Marturano sarà un fiasco. Pensateci, Eduardo, e mi darete ragione. Magari non oggi perché siete caldo degli applausi, ma domani quando vi mancheranno gli applausi da un altro pubblico che non è il sentimentale popolo napoletano, ma un pubblico il quale ride di certe vicende che, non ve lo nego, sono vere, ma non sono teatro.
Cordialmente,
Uno dei tanti»

Questo il contenuto di una lettera che arrivò a Eduardo all'indomani del debutto di Filumena Marturano, nel 1946, da parte di un anonimo "lungimirante" critico che bollò la commedia come un mezzo fiasco, una storiella per palati poco esigenti e provinciali. Sono passati settant'anni e Filumena, non solo ha varcato i confini delle "mura campane", ma ha parlato praticamente tutte le lingue del mondo, ha calcato i palcoscenici di Europa, Africa, America Latina, Asia, divenendo la commedia eduardiana più rappresentata al mondo.

Sono passati settant'anni dalla sua nascita e per ricordare questa straordinaria figura femminile del teatro di Eduardo, l'Associazione & Compagnia Teatroantico ha organizzato una mostra fotografica e documentale, curata da Elisabetta Centore. L'allestimento è ospitato nel bellissimo Museo Teatrale SIAE del Burcardo, a due passi dal Teatro Argentina, a Roma.

Molti i documenti e le immagini che ripercorrono la storia della commedia e delle sue interpreti, a partire - naturalmente - da Titina, per la quale Eduardo creò il personaggio protagonista.
La mostra raccoglie foto, locandine, il copione originale e la registrazione alla SIAE, programmi di sala, il disco in vinile con l'incisione della commedia, le recensioni delle varie messe in scena, sia in Italia che all'estero, fino ad arrivare ai giorni nostri, con le foto e la locandina dell'allestimento della Compagnia di Geppy Gleijeses, protagonista Mariangela D'Abbraccio e con la regia di Liliana Cavani, presentata all'inizio di luglio al Festival dei Due Mondi di Spoleto e che sarà in scena nella prossima stagione teatrale 2016/17. 

La mostra è visitabile il martedì ed il giovedì dalle 9,30 alle 16,30 con ingresso gratuito. Ad illustrarne i contenuti, la curatrice Elisabetta Centore che in anni di appassionate e costanti ricerche, ha messo insieme un vero "tesoro" per i cultori del teatro di Eduardo. 

In aggiunta alla mostra, merita di essere visitato anche il Museo che la ospita, dove sono esposti interessanti documenti della raccolta teatrale della SIAE che vanno da costumi di scena, maschere, marionette, dipinti provenienti da donazioni, lasciti e collezioni private acquisite nel tempo dalla SIAE.

La mostra rimarrà esposta fino al prossimo febbraio 2017.




Una donna per Eduardo.
Filumena Marturano a 70 anni dalla prima rappresentazione
Museo Teatrale SIAE del Burcardo
Via del Sudario 44, Roma (martedì e giovedì 9,30 - 16,30, ingresso gratuito)



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