mercoledì 16 dicembre 2009

Padre Cicogna


«L’idea, il desiderio che ho di mettere in musica Padre Cicogna risale a più di venti anni fa, praticamente alla prima volta che l’ho letto, rimanendone profondamente sedotto. E ora sono molto grato al Teatro di San Carlo, al Teatro Stabile di Napoli, al Comune di Napoli e a tutti quelli che collaborano a questa iniziativa, che mi danno la possibilità di far vedere luce a questo impegnativo progetto. Provare a musicare un poema di Eduardo comporta, come s’immagina, una forte responsabilità e anche – fatemelo dire - un po’ di paura. Sto scrivendo melodie, temi e ritmi fra i versi di Padre Cicogna con l’attenzione chirurgica che avrei nel danzare in una sala piena di cristalleria preziosa, con il continuo timore di fare un passo falso e rompere un bicchiere. Detto questo, nel racconto sinfonico che presenteremo il 20 dicembre al Teatro San Ferdinando, la voce recitante narrerà la storia Padre Cicogna con i versi di Eduardo, integralmente riproposti. Quattro voci cantanti – due maschili e due femminili – contrappunteranno gli accadimenti con versi della tradizione popolare natalizia napoletana, versi della antica liturgia in latino e versi dello stesso Eduardo. Interverranno come un piccolo coro che dà voce al quartiere dove va ad abitare Cicogna, alias Emanuele. Accompagnerà, scandirà e commenterà il racconto, un’orchestra di carattere parzialmente sinfonico e parzialmente – diciamo così – etnico, pop... Non mi viene un aggettivo migliore: per intenderci chitarra, mandolino, batteria, flauto dolce, più o meno. Di più non so dirvi, perché l’opera è ancora in fase di scrittura, con tutte le possibilità di correzione di rotta che ciò comporta. Ringrazio Luca De Filippo per avermi dato la fiducia e l’incoraggiamento ad affrontare Padre Cicogna, consentendomi di metterci mano, di metterci cuore e, soprattutto, di metterci matita e pentagrammi.» 
Nicola Piovani



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