giovedì 14 novembre 2013

La Napoli milionaria! di Eduardo De Filippo. Dalla realtà all'arte senza soluzione di continuità

Nel 2006 l'editore Liguori ha pubblicato questo saggio dedicato alla commedia Napoli milionaria!. L'autore è Carlo Montariello, laureato in Storia del Cinema, regista teatrale e sceneggiatore di serie televisive.
Il sottotitolo del volume introduce l'intento dell'autore: osservare il periodo storico della seconda guerra mondiale e dell'immediato dopoguerra attraverso la commedia e il film di Eduardo, partendo dall'assunto che le opere artistiche, teatrali o cinematografiche che siano, rappresentano «il documento storico per eccellenza del novecento». Infatti Eduardo, oltre a descrivere la situazione italiana del periodo bellico, ha mostrato le ricadute morali di questi avvenimenti che «hanno determinato la disumanizzazione dell'uomo. [...] Eduardo, ancorché un drammaturgo, si dimostra essere uno straordinario conoscitore dell'animo umano, accogliendo in questa determinazione le discipline costitutive delle scienze umane: la storia, l'antropologia, la filosofia, la psicologia e l'arte stessa che egli rappresenta».

Nel primo capitolo del libro Montariello espone il quadro storico degli anni 1942-1945 a Napoli, soffermandosi sui fenomeni del contrabbando e del mercato nero, della diffusione delle malattie, della miseria e della prostituzione, temi ripresi poi da Eduardo nella commedia.

Il capitolo successivo è dedicato alla nuova drammaturgia di Eduardo una volta conclusa l'esperienza del "Teatro Umoristico I De Filippo". Sarà proprio Napoli milionaria! a rappresentare il punto di svolta e di non ritorno, a partire dal quale inizierà la sua riflessione sull'uomo e sul suo rapporto con il contesto sociale nel quale è calato e sulle conseguenze prodotte dalla Storia. Quindi l'autore del saggio passa ad analizzare la commedia esaminandone i nodi salienti, facendo spesso riferimento alle puntuali ed acute osservazioni critiche di Anna Barsotti che alla drammaturgia di Eduardo ha dedicato pagine preziose ed imprescindibili. A conclusione del capitolo Montariello ha ricostruito l'accoglienza che ebbe la commedia al suo debutto attraverso le recensioni dei critici dell'epoca.