sabato 1 marzo 2014

Antonio Casagrande al convegno "I giorni e le notti: l'Arte di Eduardo"

Antonio Casagrande, classe 1931, è un attore che ha lavorato a lungo con Eduardo. Ha preso parte, tra l'altro, alle edizioni televisive delle sue commedie realizzate e andate in onda negli anni '60, nelle quali ha vestito i panni di Errico Settebellezze in Napoli Milionaria, uno dei tre figli di Filumena Marturano, il giovane aspirante poeta Luigi Strada in Ditegli sempre di sì ed altri.

Lo scorso 26 febbraio è stato tra gli ospiti della giornata inaugurale dell'Atto Secondo de "I giorni e le notti: l'Arte di Eduardo" che si è svolta presso l'Università di Salerno. Il tema della sessione era "Eduardo con gli attori: forme della messinscena". Nel corso del suo intervento ha ricordato la sua interpretazione di un personaggio di secondo piano in una delle commedie più celebri di Eduardo, ma non per questo meno tratteggiato e con una sua precisa funzione nell'economia della commedia. Si tratta di Raffaele il "guardaporta", anima nera in Questi fantasmi!.

Anna Barsotti lo definisce una sorta di Pulcinella, un servo mariuolo, un falso aiutante del protagonista «pronto ad accettare i fantasmi propri e altrui [...] con una filosofia e un'impertinenza tali da poterli sfruttare a proprio vantaggio». Suo è il compito di introdurre lo spettatore all'inizio della commedia nel grande appartamento del palazzo seicentesco e di renderlo partecipe delle leggende e dei misteri che avvolgono la casa. Nel corso di tutti e tre gli atti si assiste alle schermaglie tra lui ed il protagonista Pasquale Lojacono, vittima della furbizia e della scaltrezza di questo personaggio.

Nel terzo atto della commedia, quando Pasquale finge di partire nel tentativo di far ricomparire il "fantasma" che fino a quel momento lo aveva aiutato, nel prendere commiato da sua moglie Maria si sofferma a riflettere sull'incomunicabilità che ha innalzato il muro che ormai li separa. A controbilanciare la nota amara interviene poco dopo proprio Raffaele, che traduce nel linguaggio popolare, meno raffinato ma certamente efficace, il discorso di Pasquale. Ed è proprio questo passaggio che Casagrande ha voluto proporre ai numerosi presenti nell'Aula dei Consigli. La messa in scena a cui si riferisce risale al 1981 con la Compagnia di Enrico Maria Salerno.



(Un particolare ringraziamento a Mariolina Cozzi Scarpetta che ha raccolto questa testimonianza audio ed ha voluto condividerla con i lettori di questo Blog)

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