mercoledì 2 dicembre 2015

«Io sono la tua Compagnia»

«Io sono la tua Compagnia,
io sono chi cominciò con te,
io sono il testimone di quel momento, di quel tuo entusiasmo.
Io sono stato il compagno di avventure, sono l’amico.
Io sono tutti, attori e tecnici, da quell’inizio ad oggi.
Io sono chi ha guardato nei tuoi occhi, malinconici e teneri
che ci hanno guidato da maestro e da padre.
Io sono Persona, come volevi tu, prima ancora che professionista.
Mi hai insegnato ad amare il Teatro per come merita di essere amato.
Io sono chi hai scelto con uno sguardo e con un sorriso hai accolto.
Io sono stato la tua famiglia e tu la mia.
Io sono colui che ha inchiodato, cucito, infiocchettato, tirato, legato, illuminato
e organizzato fino a notte fonda,
nel più piccolo, come nel più grande teatro
perché tutto, dovunque, doveva essere al posto giusto.
Io in scena sono stato il tuo avvocato, la portiera, il ragioniere, l’amante,
il fratello, la moglie, il figlio, la figlia, il maggiordomo, la cameriera.
Io sono stato principe e principessa,
perché tu sei il mio re.
Io sono colui che ha ascoltato i tuoi silenzi, le tue canzoni napoletane,
sono colui che ha brindato con te e ha riso a tutte le tue battute.
Io sono il saluto di tutte queste persone
che nel corso di questi trentacinque anni sono state
la Compagnia di Luca
e ti ringraziano, Luca, per averli messi a parte e formati a una nobile scuola 
che tu avevi naturalmente ereditato e generosamente hai condiviso.
Io sono chi ha cercato sempre di essere degno di te.
Io sono la tua Compagnia
e ti dico grazie per avermi dato, per avermi lasciato tanto,
Carolina, i tuoi meravigliosi figli.
Io sono la tua Compagnia,
io sono e sarò sempre con te,
tu sei e sarai sempre con la tua Compagnia».


Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
Teatro Argentina
Roma, 30 novembre 2015