domenica 26 settembre 2010

Anna



Confusi con la pioggia
sul selciato

sono caduti
gli occhi che vedevano
gli occhi di Nannarella
che seguivano
le camminate lente sfiduciate
ogni passo perduto
della povera gente.
Tutti i selci di Roma
hanno strillato e le pietre del mondo li hanno uditi.

[1973]


Da 'O penziero e altre poesie di Eduardo (pag.28), Einaudi


Il 26 settembre 1973 morì a Roma Anna Magnani. Nel 1948 interpretarono insieme il film Assunta Spina, che Eduardo aveva scritto con Gino Capriolo, tratto dal dramma di Salvatore Di Giacomo, con la regia di Mario Mattioli. La Magnani nutriva una vera ammirazione per Titina e, quando nel 1951 Eduardo realizzò la versione cinematografica di Filumena Marturano, a malincuore rinunciò ad affidarle il ruolo principale, per non dare un dispiacere alla sorella, già segnata dalla malattia. Tra Eduardo e la Magnani vi fu comunque una lunga amicizia che sembrò incrinarsi per delle incomprensioni nate nel 1968, quando non andò a buon fine la collaborazione tra i due artisti in occasione della messa in scena della nuova commedia di Eduardo, Il Contratto. Alla morte dell'attrice lui le dedicò questi bellissimi versi. 


mercoledì 15 settembre 2010

Fare teatro sul serio

"Fare teatro sul serio significa sacrificare una vita. Sono cresciuti i figli e non me ne sono accorto... Meno male che mio figlio è cresciuto bene... Questo è il dono più grosso, più importante che io ho avuto dalla natura. Senza mio figlio forse io... scusate... me ne sarei andato all'altro mondo tanti anni fa, e io debbo a lui il resto della mia vita.
Lui ha contraccambiato, in pieno... Scusate se io faccio questo discorso e parlo di mio figlio; non ne ho mai parlato, si è presentato da sé, è venuto dalla gavetta, dal niente, sotto... il gelo delle mie abitudini teatrali, quando sono in palcoscenico a provare, quando... ero in palcoscenico a recitare... È stata tutta una vita di sacrifici, e di gelo! Così si fa il teatro, così ho fatto... [...] Ma il cuore, ha tremato sempre, tutte le sere,
tutte le prime rappresentazioni, e l'ho pagato...
Anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere,
anche quando si sarà fermato".

Il 15 settembre 1984 Eduardo riceve il premio Taormina Arte "Una vita per il teatro" che gli viene consegnato nel Teatro Antico di Taormina. In quella occasione pronunciò il discorso che viene considerato il suo "testamento" ed il passaggio di testimone a suo figlio Luca. Sarà la sua ultima apparizione pubblica. Morirà poco più di un mese dopo a Roma.