domenica 1 gennaio 2012

Eduardo e Shakespeare. Parole di voce e non d'inchiostro

Agostino Lombardo è l'autore di questo piccolo volume, edito da Bulzoni nel 2004 e dedicato alla traduzione in napoletano della Tempesta di William Shakespeare che Eduardo realizzò nel 1983. 
Linguista, critico letterario, Lombardo fu uno dei più importanti anglisti italiani, oltre ad essere tra i massimi esperti shakespeariani, nonché traduttore di numerose opere del drammaturgo inglese.


La prima parte del libro contiene due saggi firmati dallo stesso Lombardo, Eduardo De Filippo da Napoli al mondo, scritto nel 1985 in occasione della messa in scena de La grande magia da parte di Giorgio Strehler, e Eduardo e Shakespeare, pubblicato nel 1990 nel volume che raccoglie gli atti di un convegno sulla drammaturgia di Eduardo. 


Nel primo dei due scritti si tendono ad evidenziare le caratteristiche che rendono il teatro di Eduardo universale, non legato cioè alla sola realtà napoletana. Eduardo descrive infatti la sua città senza cadere mai nel folclore e negli stereotipi ma la rappresenta come «metafora del mondo»Napoli è in questo senso una città teatrale, abitata da uomini e donne che vivono situazioni in cui è possibile riconoscersi a qualunque latitudine. Inoltre le sue opere sopravvivono all'autore ed alla sua personale interpretazione in quanto concepite innanzitutto come testi da mettere in scena. Per questo vengono definite «parole di voce e non d'inchiostro»,
 per l'importanza da lui attribuita al pubblico, per la sua assoluta padronanza del mezzo teatrale, per la teatralità della parola, con le sue intonazioni ed i gesti che la devono accompagnare, per l'importanza attribuita agli oggetti di scena, che hanno sempre una loro valenza simbolica. Inoltre è spesso presente in Eduardo il meta-teatro, il teatro che rappresenta se stesso, la condizione dell'attore che diventa una metafora della condizione dell'uomo, spesso costretto a vivere nell'ambiguità tra realtà, finzione e sogno e che per questo tende a rifugiarsi in una dimensione parallela con l'illusione di «risanare le ferite del mondo reale».


Il secondo saggio approfondisce invece il legame tra i due autori, mettendo in evidenza come Shakespeare abbia rappresentato una presenza costante nel percorso di Eduardo che, fin dagli inizi della sua carriera teatrale, lo prese a modello. Nelle sue "lezioni di teatro" tenute all'Università  di Roma nei primi anni '80, lo cita frequentemente e proprio dalla sua commedia Il mercante di Venezia trae lo spunto per il lavoro che propone ai suoi studenti e che si concretizzerà nella commedia L'erede di Shylock. Entrambi sono uomini di teatro a tutto tondo, non essendo solo autori ma anche attori, registi, capocomici. Significativamente poi, l'ultimo lavoro portato a compimento da Eduardo è proprio la traduzione della Tempesta, ultima commedia composta da Shakespeare. Questo rappresenta sicuramente un omaggio al drammaturgo inglese ma Eduardo non si pone nei suoi confronti in un rapporto di sudditanza, quanto di affinità. Lombardo evidenzia come probabilmente il pubblico che assisteva alle rappresentazioni che si svolgevano al Globe aveva caratteristiche simili al pubblico del San Ferdinando, il teatro di Eduardo. Nella commedia shakespeariana vi sono numerosi richiami alla città di Napoli e i personaggi di Stefano e Trinculo rappresentano un tributo alla Commedia dell'Arte, a cui Eduardo, da parte sua, sente di dovere molto. Nella traduzione in napoletano, pur rimanendo fedele al testo originale, Eduardo riesce a creare un'opera a sé stante, pienamente calata nel proprio universo.


La seconda parte del libro raccoglie due interviste di Paola Quarenghi, la prima alla moglie di Eduardo, Isabella Quarantotti, che ebbe un ruolo fondamentale nel progetto della Tempesta, in quanto realizzò la traduzione letterale del testo shakespeariano che servì da base per la versione in napoletano di Eduardo. Isabella ripercorre le fasi del lavoro, realizzato nel 1983 su iniziativa della casa editrice Einaudi, racconta il modo in cui Eduardo si accostò a questa impresa, la passione per Shakespeare, fino ad arrivare alla registrazione dell'opera.  Di questo parla anche Ferruccio Marotti (professore di discipline dello spettacolo ed all'epoca direttore del Centro Teatro Ateneo) nella seconda intervista. Si sofferma anche sull'esperienza della scuola di drammaturgia, di come convinse Eduardo a registrare la Tempesta e della, a suo parere, deludente messa in scena da parte della Compagnia di marionette dei Colla.


Il libro si conclude con un'interessante contributo di Gianfranco Cabiddu, etnomusicologo, tecnico del suono e regista, che ha seguito tutte le fasi della registrazione della Tempesta, realizzata in parte a Montalcino, in parte in uno studio di registrazione allestito nella cantina della casa di Velletri di Eduardo, ribattezzata da Isabella "la grotta di Prospero". Cabiddu mette in luce il fatto che Eduardo, rinunciando alle opportunità tecniche che avrebbero consentito di rendere diverse una dall'altra le voci dei vari personaggi, preferì ricorrere alle sue capacità di attore. «Eduardo cercò le voci per ogni personaggio, provando e riprovando, e così facendo ne costruiva pian piano i caratteri teatrali». Racconta inoltre delle difficoltà dovute alle condizioni fisiche di Eduardo che andavano pian piano peggiorando e che rallentavano il procedere del lavoro. Particolarmente difficile fu la registrazione della voce di Calibano che richiedeva un grande sforzo sulle sue corde vocali. Le musiche del lavoro furono affidate ad Antonio Sinagra che le compose sulla base delle indicazioni che lo stesso Eduardo gli diede, compresa la canzone di Calibano, incisa durante la permanenza a Montalcino.

Agostino Lombardo, Eduardo e Shakespeare. Parole di voce e non d'inchiostro, Bulzoni Editore






Sullo stesso argomento:
Eduardo traduce Shakespeare
Tempeste
L'arte della commedia. Atti del convegno...

1 commento:

  1. questo blog è bellissimo! Intelligente, serio e ben strutturato. Ed è un servizio al prossimo perchè eduardo è un patrimonio prezioso per tutti fiamma satta

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